Il cammino del Silenzio
Il Silenzio di Fra Michel
Parto da Balze cercando l`eremo di Sant`Alberico nel passato abitato da frati salentini e infine di un eremita Padre Michele che ha lasciato una lunga testimonianza sulla meditazione e il silenzio come valore universale, le parole che mi colpiscono di lui sono
" Il Silenzio e` Mitezza quando non rispondi alle offese, Misericordia quando perdoni e non condanni, Pazienza quando non cerchi consolazione dagli uomini, Umilta` quando sopporti che il tuo agire venga interpretato male, quando non cerchi comprensione dal mondo, quando abbracci senza chiederti perche" Fra Michel continua dicendo 'per molti il silenzio e` imbarazzante, quasi sconveniente, non sentendosi a loro agio, (per dire il niente ci vogliono tante parole), le realta` piu` segrete sono affidate al silenzio che e` il linguaggio dell`Amore, solo quando la brocca e` piena che l`acqua smette di fare rumore".
Una citazione' "L`amante dice Taci perche` io possa udirti!" (Max Picard)
Continua il cammino fino alla sorgente del Tevere, un altro poco di salita per arrivare al rifugio Biancaneve, l`ospitalita` avuta di Valentino e` stata eccellente, il giorno dopo avere avuto le istruzioni di massima per arrivare alla Verna in Toscana, riprendo il sentiero guidato dalla Bussola verso Ovest, mi fermo ad una sorgente per riempire le bottiglie di acqua e mi immergo nella fitta foresta, dopo alcune ore di cammino una vista mozza fiato, dei costoni a strapiombo si presentano improvvisamente davanti, basta uno scivolo e giu` nel fondo valle, trovo uno spazio di sassi lontano dalla vegetazione che mi permettera` di accendere un fuoco per cucinare del riso, sistemo il pannello solare e ricarico il gps, riparto per raggiungere con varie tappe il confine con la Toscana, facendosi sempre piu` buio cercavo uno spazio per la tenda bivacco di cui mi ero equipaggiato, ma e` stato impossibile trovare uno piano erboso, solo fango e sassi, decido incautamente di continuare a caminare anche se ormai scendeva la notte, la luce tra gli alberi degli ultimi raggi di sole formava giochi di colore, la sorpresa piu` bella e` stata di un cervo che mi attraversa improvvisamente il sentiero per poi svanire giu` correndo a valle, il buio si fa pesto e fortunatamente avevo la lampada tascabile con batterie di ricambio, sento spesso tonfi e rumori nel bosco, il buio era totale, solo il giorno dopo vengo a scoprire che il casentino e` popolato da lupi che pero` non attaccono l`uomo, cercavo un rifugio che pero` ho trovato chiuso, infine una luce lontana nel bosco mi sembrava essere nella favola di cappuccetto rosso, dopo piccole titubanze decido di bussare a quella porta, esce un uomo sorridente che mi indica uno spazio per montare la tenda, la mattina dopo sua moglie mi porta un caffe` con un pezzo di torta fatta da lei, raccolgo un po di menta e continuo il cammino.
ungo il sentiero approfitto di mangiare e fare provviste di cio` che trovavo commestibile, cicorielle, more, rosa canina ricca di vitamina C, vedo funghi in abbondanza ma non conoscendoli lascio stare, trovo una sorgente dove faccio rifornimento di acqua, evito cosi di dover trovare espedienti per filtrare e bollire acqua di fiume, dopo alcune ore arrivo nella valle della Verna, gioioso quando intravvedo la strada con l`insegna del convento dei monaci, a mia grande sorpresa quando hanno saputo che ero un camminatore mi offrono da dormire e mangiare, potendo anche godere della bellezza di questo posto che offre tanti spunti di meditazione.
Ovunque era scritto la famosa frase "l`esenziale e` invisibile",